GENOVA - A Ginevra, il Comitato sui diritti delle persone con disabilità, che ha completato l'esame di un rapporto dell'Ucraina, ha elogiato gli sforzi dello Stato per proteggere le persone con disabilità durante la guerra e ha sollevato la questione dei bambini, compresi quelli con disabilità, che sono stati trasferiti con la forza nei territori controllati dalla Russia.
La guerra ha portato a un aumento del numero di persone con disabilità.
Irina Postolovskaya, viceministro ucraino delle Politiche sociali per l'integrazione europea e capo della delegazione che ha presentato il rapporto, ha affermato che l'invasione russa su larga scala ha portato a un aumento del numero di persone con disabilità. Oggi in Ucraina vivono 2,8 milioni di persone con disabilità, ma questo numero è in costante aumento a causa delle operazioni militari.
Proteggere i diritti delle persone con disabilità durante la guerra e garantire la loro integrazione nella società è di fondamentale importanza per l'Ucraina, ha sottolineato.
Postolovskaya ha osservato che le devastanti conseguenze dell'invasione russa su larga scala hanno colpito molti settori della vita in Ucraina. Nonostante ciò, il Governo è riuscito a fornire servizi sociali a tutti i gruppi vulnerabili, comprese le persone con disabilità.
Bambini separati dalle loro famiglie
L'esperta del Comitato Amalia Gamio ha spiegato che le principali questioni che preoccupano gli attivisti per i diritti umani riguardano i bambini con disabilità che hanno affrontato le conseguenze del conflitto armato e sono stati separati dalle loro famiglie. In particolare, i membri del Comitato hanno ricevuto informazioni sul trasporto forzato di bambini, compresi quelli con disabilità, dal territorio dell'Ucraina a quello controllato dalla Russia.
La delegazione ucraina ha dichiarato che il Governo sta lavorando con i suoi partner, tra cui il Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia (UNICEF), per facilitare il ritorno dei bambini nelle aree sotto il controllo ucraino. Il Governo ha lanciato l'iniziativa "Return the Children" per facilitare il loro ritorno. Ai bambini che rientrano viene fornita una serie di servizi, tra cui il supporto psicologico, i servizi sociali e l'istruzione.
Lotta contro l'istituzionalizzazione
Alla luce della dichiarazione delle autorità ucraine di essere favorevoli alla deistituzionalizzazione, Gamio ha chiesto alla delegazione quali fossero le misure adottate in questo ambito, e in particolare la costruzione di nuovi istituti per bambini con disabilità.
La delegazione ha dichiarato che la deistituzionalizzazione rimane una priorità per il governo. È stato istituito un centro di coordinamento per garantire lo sviluppo dell'assistenza familiare ai bambini, compresi i bambini disabili. Il Centro ha istituito un consiglio regionale per garantire un approccio coordinato alla deistituzionalizzazione, evitando anche la creazione di nuovi istituti.
Le autorità ucraine hanno consigliato ai loro partner di sviluppo di non destinare i fondi di investimento alle strutture di assistenza istituzionale, ma di utilizzarli per sviluppare servizi pubblici a sostegno dei bambini con disabilità.
un.org / gnews.cz-jav_07