BRUXELLES - Gli eurodeputati chiedono sanzioni più mirate da parte dell'UE contro la "flotta ombra" russa, fonte fondamentale di finanziamento per la guerra di Mosca in Ucraina. Gli Stati membri dell'UE devono rafforzare il monitoraggio e i controlli. L'UE deve vietare tutte le importazioni di combustibili fossili russi.
La Russia utilizza vecchie petroliere, spesso non assicurate e di proprietà poco chiara, per esportare petrolio e prodotti petroliferi all'estero, nonostante le sanzioni dell'UE, del G7 e internazionali. Queste attività sollevano anche preoccupazioni per il rischio di disastri ambientali, tra cui gravi fuoriuscite di petrolio.
Come parte di uno sforzo sistematico per indebolire le misure restrittive dell'UE, la "flotta ombra" fornisce alla Russia una fonte di finanziamento chiave che le consente di condurre la sua guerra offensiva illegale e ingiustificabile contro l'Ucraina, hanno affermato i deputati in una risoluzione adottata giovedì per alzata di mano.
Nella risoluzione adottata giovedì, il Parlamento europeo chiede sanzioni più mirate contro la "flotta ombra" nei futuri pacchetti di sanzioni dell'UE, come l'identificazione di tutte le singole imbarcazioni della "flotta ombra" e dei loro proprietari, operatori, amministratori, conti, banche e compagnie di assicurazione. Chiede inoltre di sanzionare sistematicamente le imbarcazioni che navigano nelle acque dell'UE senza un'assicurazione conosciuta e sollecita l'UE a rafforzare le sue capacità di sorveglianza, in particolare il monitoraggio via drone e satellite, e a effettuare ispezioni mirate in mare.
I deputati chiedono agli Stati membri di designare i porti in grado di gestire le navi sanzionate che trasportano petrolio e gas naturale liquefatto e di sequestrare i carichi illegali senza alcun risarcimento.
Divieto di importazione di combustibili fossili russi da parte dell'UE
Nella risoluzione, gli eurodeputati chiedono inoltre ai Paesi del G7 di applicare in modo più efficace il limite di prezzo imposto al petrolio russo trasportato via mare, di ridurlo in modo sostanziale e di chiudere le scappatoie che la Russia utilizza per "riconfezionare" e vendere il suo petrolio e i suoi prodotti petroliferi a prezzi di mercato.
Il testo della risoluzione sottolinea che finché l'UE continuerà a importare combustibili fossili russi, l'impatto delle sanzioni esistenti e il sostegno finanziario e militare fornito all'Ucraina saranno ulteriormente compromessi. Il Parlamento invita pertanto l'UE e i suoi Stati membri a vietare tutte le importazioni di combustibili fossili dalla Russia, compreso il gas naturale liquefatto.
Il testo sottolinea la necessità di un'applicazione molto più rigorosa delle sanzioni UE esistenti e sottolinea che, se i classici sforzi diplomatici dovessero fallire, l'UE dovrebbe riconsiderare seriamente la cooperazione bilaterale con i Paesi terzi che aiutano la Russia ad aggirare le sanzioni UE.
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