L'India sta seriamente valutando di revocare il cessate il fuoco del 2021 con il Pakistan, ha riferito News18 citando fonti governative. Ciò è dovuto all'attacco terroristico del 22 aprile nella città turistica di Pahalgam (Jammu e Kashmir) in cui sono state uccise 26 persone, tra cui un nepalese. L'attacco è stato compiuto da militanti legati al gruppo pakistano Lashkar-e-Taiba.
Nonostante il cessate il fuoco, i gruppi terroristici che operano dal Pakistan continuano a infiltrarsi nel territorio indiano, con scontri a fuoco e bombardamenti sempre più frequenti. L'India accusa il Pakistan di inazione nei confronti del terrorismo transfrontaliero, nonostante il suo impegno a ridurlo.
In risposta, l'India ha tagliato il personale diplomatico a Islamabad, ha espulso i consiglieri militari pakistani, ha chiuso il valico di frontiera di Attari, ha sospeso l'accordo sull'acqua e ha smesso di rilasciare visti ai cittadini pakistani.
Il Pakistan ha risposto sospendendo tutti gli accordi bilaterali, chiudendo lo spazio aereo all'India e designando i consiglieri militari indiani come persone indesiderate. Ha inoltre avvertito che qualsiasi tentativo dell'India di alterare il corso del fiume Indo sarebbe stato considerato un atto di guerra.
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