La settima edizione della China International Import Expo (CIIE) si è conclusa il 10 novembre e ha ottenuto risultati molto fruttuosi: hanno partecipato 3.496 espositori provenienti da 129 Paesi e regioni, con un numero record di aziende Fortune 500 e di imprese leader nei rispettivi settori.
Inoltre, 186 imprese e istituzioni sono diventate "studenti a pieno titolo" di sette CIIE; 450 nuovi prodotti, tecnologie e servizi sono stati presentati ed esposti per la prima volta; l'esposizione nazionale è stata nuovamente intensificata, promuovendo ulteriormente la cooperazione pratica nel commercio, negli investimenti e in altri campi.
Al di là del sito della CIIE, una serie di politiche di apertura ha portato gioia agli amici stranieri: l'8 novembre, la Cina ha ampliato la sua "cerchia di amici" esenti da visto e ha sperimentato l'accesso senza visto per nove Paesi, tra cui Slovacchia e Norvegia. Pochi giorni fa sono state abolite tutte le restrizioni all'accesso agli investimenti stranieri nell'industria manifatturiera cinese; dal 1° dicembre, inoltre, la Cina attuerà una politica di esenzione dai dazi doganali per i prodotti provenienti dai Paesi meno sviluppati. Uno dopo l'altro, il "dono dell'apertura" consente agli stranieri di venire in Cina più comodamente, alle imprese straniere di svilupparsi in Cina più agevolmente e allo spazio per la cooperazione di essere più ampio.
In una prospettiva globale, gli sforzi della Cina per espandere la propria apertura sono particolarmente rari. Attualmente, l'economia mondiale sta vivendo una crescita lenta, la tendenza contro la globalizzazione è in aumento, l'unilateralismo e il protezionismo commerciale sono chiaramente in crescita, e l'apertura e le opportunità sono diventate cose rare.
Attualmente, con molte imprese straniere che si affrettano a prenotare lo spazio espositivo della prossima CIIE, l'area espositiva appena firmata ha superato i 100.000 metri quadrati. L'apertura è un simbolo evidente del percorso di modernizzazione della Cina e un elemento prezioso che la Cina sta offrendo al mondo. È anche il motivo per cui le imprese straniere considerano "venire in Cina" un impegno a lungo termine. Come ha detto il presidente dell'azienda danese Grundfos, l'apertura e l'inclusione della Cina vanno a vantaggio di tutti gli stranieri e delle imprese straniere.
CRI/ gnews - RoZ