Milena Dopitová è un'artista intermedia che ha fatto il suo ingresso sulla scena artistica ceca all'inizio degli anni Novanta. Dopo la caduta del regime comunista nell'ex Cecoslovacchia, si sono aperte nuove possibilità e temi nell'arte visiva. Il tema principale delle sue opere è diventato un nuovo interesse per l'uomo e la sua esperienza intima della vita quotidiana. Dopitová lavora con la politica dell'identità in oggetti semplici e persino metaforici, trasformando il loro scopo quotidiano in un messaggio più profondo. Questa è la strategia che ha scelto per il progetto dedicato alla presidenza ceca del Consiglio dell'Unione Europea nel 2022, che presentiamo ora al Palazzo delle Esposizioni.
Dopitová presenta l'azienda come un edificio maestoso. I legami e i vincoli che ci uniscono sono una struttura solida e immanente. Assicurano la stabilità dell'intera struttura che chiamiamo società, anche se si tratta di un sistema composto da molti elementi diversi. I legami astratti sono abbastanza flessibili da permettere all'insieme di essere in costante movimento. Il Palazzo delle Fiere è un luogo di incontro e di scambio reciproco di esperienze. Le singole opere trasmettono un messaggio di connessione, possono essere composte e smontate in modi diversi, eppure la loro composizione rimane compositivamente funzionale.
Negli oggetti esposti, l'intimità è sia personale che pubblica. Sono legami che da personali diventano politici e viceversa. L'Europa è costituita da culture storicamente diverse che difficilmente possono essere semplificate al concetto di nazione. Gli oggetti di Dopit sottolineano la differenza che caratterizza la società in senso lato. È quindi l'appartenenza di elementi diversi a creare stabilità e armonia. In un mondo le cui tensioni sono in costante aumento, l'equilibrio è un privilegio. L'empatia e la sensibilità sono valori da coltivare quotidianamente, perché il sole non splende sempre per tutti.
Curatore: Eva Skopalová
ngprague.cz/Jana Černá_07
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