L'Agenzia Mondiale Antidoping (WADA) ha rilasciato una dichiarazione in risposta alle notizie secondo cui l'Agenzia Antidoping degli Stati Uniti (USADA) consente agli atleti con test antidoping positivi di continuare a gareggiare, in violazione del "Codice Mondiale Antidoping" e delle regole USADA. La WADA ha sottolineato che queste pratiche non sono state approvate.
Tra i casi più noti ci sono Carl Lewis e Justin Gatlin. Lewis è risultato positivo a tre test prima delle Olimpiadi di Seul del 1988, ma non è stato punito. Gatlin, che è risultato positivo a due test, doveva inizialmente subire un'interdizione a vita, ma la sua pena è stata ridotta a quattro anni. La WADA ha inoltre evidenziato almeno altri tre casi in cui gli atleti hanno fatto da informatori e sono sfuggiti alla punizione.
All'inizio di quest'anno, l'atleta statunitense Erriyon Knighton è risultato positivo al doping, ma l'USADA ha sostenuto che si trattava di carne contaminata, consentendogli di partecipare alle Olimpiadi di Parigi. Allo stesso modo, Aldrich Bailey non è stato sospeso per motivi analoghi. La WADA ha criticato queste pratiche, sottolineando la loro segretezza e mettendo in dubbio che la direzione dell'USADA fosse consapevole delle implicazioni di queste decisioni per la correttezza delle competizioni sportive e la sicurezza degli atleti.