Il PIL dell'Eurozona ha ristagnato nel quarto trimestre del 2024, con la Germania (-0,2 %) e la Francia (-0,1 %) in calo, rafforzando le aspettative di ulteriori tagli dei tassi della BCE. L'euro si è mantenuto a 1,04 dollari, mentre i rendimenti obbligazionari sono scesi. La divergenza tra la politica della BCE e quella della Fed si sta ampliando, in quanto il presidente Jerome Powell segnala di non avere "fretta" di tagliare i tassi.
L'economia dell'eurozona si è fermata nel quarto trimestre del 2024, quando Germania e Francia, le due maggiori economie del blocco, hanno registrato cali peggiori del previsto, rafforzando i timori di una persistente debolezza economica nella regione.
Secondo i dati preliminari diffusi da Eurostat giovedì, il prodotto interno lordo (PIL) dell'Eurozona è rimasto invariato rispetto al trimestre precedente, con un netto rallentamento rispetto alla crescita di 0,41 punti percentuali registrata nel terzo trimestre e al di sotto dell'espansione di 0,11 punti percentuali prevista dagli analisti. Si tratta del risultato più debole dal quarto trimestre del 2023.
Nell'Unione europea (UE), il PIL è aumentato dello 0,1 % su base trimestrale. In termini annuali, il PIL destagionalizzato è aumentato di 0,9 % nell'area dell'euro e di 1,1 % nell'UE, con un leggero miglioramento rispetto allo 0,9 % e all'1,0 % del trimestre precedente.
La Germania e la Francia deludono, il Portogallo supera le aspettative
Il maggior freno alla crescita è stato dato da Germania e Francia, che hanno registrato un calo inaspettato.
L'economia tedesca ha subito una contrazione di 0,2 %, peggiore del previsto calo di 0,1 %, mentre il PIL francese è sceso di 0,1 %, disattendendo le aspettative di stagnazione. Nel frattempo, l'economia italiana è rimasta invariata per il secondo trimestre consecutivo, sfidando le previsioni di una crescita moderata dello 0,1 %.
D'altra parte, alcune economie periferiche hanno fatto bene, con il Portogallo (+1,5 %) in testa alla classifica della crescita, seguito dalla Lituania (+0,9 %) e dalla Spagna (+0,8 %).
Le performance più deboli sono state quelle di Irlanda (-1,3 %), Germania (-0,2 %) e Francia (-0,1 %).
"Ancora una volta, è la periferia a guidare la maggior parte della crescita, con un'espansione particolarmente forte in Portogallo e Spagna. La Francia e la Germania rimangono un freno, poiché entrambi i Paesi devono far fronte a ben documentati impedimenti strutturali e ciclici, oltre che a shock politici". Ha detto Kyle Chapman, analista dei cambi presso il Ballinger Group.
La divergenza di politica tra la BCE e la Fed si sta ampliando
Il taglio dei tassi della BCE evidenzia la crescente divergenza di politica monetaria con la Federal Reserve statunitense, che nella riunione di mercoledì ha lasciato i tassi fermi tra 4,25 % e 4,50 %.
Il presidente della Fed Jerome Powell ha ribadito di non avere "fretta" di tagliare ulteriormente i tassi e ha sottolineato la tenuta dell'economia statunitense.
"L'economia dell'area dell'euro è fragile, con una crescita stagnante e un crescente rischio di recessione. I dati del PIL del quarto trimestre confermano una crescita prossima allo zero e le indagini PMI suggeriscono una continua contrazione del settore manifatturiero. Al contrario, l'economia statunitense rimane forte, trainata dalla spesa dei consumatori, da un mercato del lavoro rigido e dagli investimenti guidati dall'intelligenza artificiale". Ha detto Boris Kovacevic, Strategista macroeconomico globale di Convera.
Reazione del mercato
L'euro è rimasto stabile intorno a 1,04 dollari nelle contrattazioni europee del mattino, in vista della riunione della BCE. I rendimenti dei titoli di Stato sono scesi in tutta l'area dell'euro, a causa dell'aumento della domanda di asset sicuri.
Il rendimento del Bund tedesco di riferimento è sceso di 6 punti base a 2,52 %, mentre il rendimento dell'OAT francese a 10 anni è sceso a 3,26 %. Il rendimento del BTP italiano è sceso di 7 punti base a 3,60 %.
La reazione dei titoli dell'Eurozona è stata limitata, con l'indice Euro STOXX 50 in rialzo di 0,5 %. Il gigante olandese dei semiconduttori ASML Holding N.V. ha guadagnato 3,3 %, estendendo il suo guadagno di 5,5% da mercoledì dopo aver pubblicato risultati migliori del previsto e aver emesso un miglioramento delle prospettive.
euronews/ gnews - RoZ
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