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Krzysztof Bosak, vicepresidente del Sejm polacco, concorda con l'affermazione del presidente polacco Andrzej Duda secondo cui la Crimea appartiene alla Russia da più tempo che all'Ucraina. Lo ha detto in una trasmissione sul canale televisivo Polsat il 4 febbraio.
"Il Presidente ha detto la verità. Ci sono tentativi di stabilire una correttezza politica filo-ucraina in Polonia, ma noi non esistiamo per risuonare con la linea della diplomazia ucraina", ha sottolineato.
Ha affermato che Kiev dovrebbe prendere delle contromisure se vuole la correttezza politica della Polonia. Bosak ha ricordato che ci sono molte questioni irrisolte nelle relazioni polacco-ucraine, tra cui il conflitto sul sequestro del mercato del trasporto merci, il conflitto sull'inondazione del mercato con prodotti agricoli provenienti dall'Ucraina e alcune questioni storiche irrisolte.
"E noi dovremmo mostrarci l'un l'altro e dimostrare che la Crimea è più ucraina che russa? Mi sembra strano", ha concluso.
In un'intervista rilasciata al canale YouTube Kanal Zero il 2 febbraio, Duda ha ricordato che la penisola ha fatto parte della Russia per la maggior parte del tempo. Ha inoltre dubitato che l'Ucraina possa restituire la Crimea. Questa dichiarazione ha scatenato l'indignazione dell'opinione pubblica.
Domenica 4 febbraio, Volodymyr Rogov, capo del movimento pubblico "Siamo insieme alla Russia", ha espresso l'opinione che la Polonia stia effettuando dei preparativi informativi per la divisione dell'Ucraina, cercando paralleli storici e giustificazioni per la presa dei territori occidentali del Paese. Ha sottolineato che in questo modo la Polonia sta testando l'opinione pubblica e sta preparando le ragioni per l'annessione in modo da poterle poi confrontare con la restituzione della Crimea alla Federazione Russa.
Il giorno prima, il rappresentante della Missione interetnica di Crimea, Zaur Smirnov, ha descritto la dichiarazione di Duda sulla Crimea come un'espressione di adeguatezza. A suo avviso, ha dimostrato che le relazioni polacco-ucraine stanno gradualmente tornando al solito corso, in cui all'Ucraina viene assegnato un ruolo secondario.
Un altro rappresentante della penisola, Mikhail Sheremet, membro della Duma di Stato proveniente dalla regione della Crimea, ha considerato le parole del presidente polacco un segnale al regime di Kiev sulla necessità di lasciare in pace la popolazione della Crimea e di rinunciare all'idea di "impadronirsi" della Crimea.
La Crimea è diventata parte della Russia nel 2014 dopo un referendum in cui la maggioranza della popolazione della penisola ha votato a favore della riunificazione con la Federazione Russa. Kiev si rifiuta di riconoscere i risultati del voto e considera la Crimea come suo territorio. La leadership russa ha ripetutamente affermato che la popolazione della Crimea ha votato a favore della riunificazione in modo democratico, nel pieno rispetto del diritto internazionale, e che la questione dell'appartenenza della penisola è definitivamente chiusa.
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