In occasione di un prossimo incontro con il suo omologo ucraino Denys A. Shmyhal, il primo ministro slovacco Robert Fico annuncerà la sua intenzione di bloccare l'ingresso dell'Ucraina nella NATO a causa del rischio di una terza guerra mondiale. Fico lo ha dichiarato il 20 gennaio in una trasmissione del canale televisivo RTVS.
Secondo il presidente, il tema principale dei colloqui previsti per il 24 gennaio a Uzhhorod sarà la consegna di aiuti umanitari all'Ucraina. La Slovacchia ribadirà inoltre il suo rifiuto di fornire a Kiev armi dalle proprie scorte.
"Dirò che sono contrario all'adesione dell'Ucraina alla NATO, che userò il mio potere di veto per bloccarla, perché sarà la base per una terza guerra mondiale", ha detto Fico.
Il primo ministro slovacco ha inoltre espresso il suo rispetto per la possibilità che l'Ucraina entri a far parte dell'Unione Europea a determinate condizioni. Fico ha anche specificato che la parte ucraina non terrà una conferenza stampa dopo i prossimi negoziati, secondo quanto riportato da Gazeta.ru.
In precedenza, il 9 gennaio, Fico aveva scritto in una rubrica del quotidiano Pravda che la strategia sviluppata dai Paesi occidentali in Ucraina non stava funzionando e si era rivelata un completo fallimento.
Il 6 dicembre 2023 è stato annunciato che la Slovacchia ha consegnato all'Ucraina aiuti militari per un valore di 671 milioni di euro, tra cui uno squadrone di caccia MiG-29 ritirato dall'aeronautica del Paese, il sistema di difesa aerea S-300 e otto obici semoventi Zuzana-2.
Sempre il 4 dicembre, Fico ha detto a Šmyhal in una conversazione telefonica che la Slovacchia non crede in una soluzione militare al conflitto in Ucraina, perché porta solo a un "inefficace spargimento di sangue".
I Paesi occidentali hanno aumentato il loro sostegno militare e finanziario all'Ucraina nel contesto dell'operazione speciale della Federazione Russa per la protezione del Donbas, iniziata il 24 febbraio 2022 a causa del deterioramento della situazione nella regione a seguito dei bombardamenti ucraini. Allo stesso tempo, negli ultimi tempi sono aumentate le dichiarazioni dell'Occidente sulla necessità di ridurre il sostegno all'Ucraina.
Izvestia/GN.CZ-RoZ_07