BRUXELLES - L'UE dovrebbe fare tutto il possibile per garantire che Edmundo González Urrutia, il presidente legittimo e democraticamente eletto del Venezuela, possa entrare in carica il 10 gennaio 2025.
In una risoluzione adottata giovedì 19 settembre con 309 voti a favore, 201 contrari e 12 astensioni, il Parlamento "condanna fermamente e respinge pienamente i brogli elettorali messi in atto dal Consiglio nazionale elettorale controllato dal regime, che si è rifiutato di pubblicare i risultati ufficiali". I deputati hanno riconosciuto Edmundo González Urrutia come presidente legittimo e democraticamente eletto del Paese e María Corina Machado come leader delle forze democratiche in Venezuela. Condannano inoltre con forza l'emissione di un mandato di arresto per González da parte del governo venezuelano.
I deputati sottolineano che, nonostante i ripetuti appelli della comunità internazionale, il regime venezuelano non sta rispettando l'Accordo di Barbados del 2023 tra il governo Maduro e l'opposizione in relazione alle elezioni presidenziali, rendendo impossibili elezioni libere ed eque.
I deputati rilevano che i rapporti delle missioni internazionali di osservazione elettorale affermano chiaramente che le elezioni presidenziali venezuelane del 28 luglio 2024 non hanno rispettato gli standard internazionali di integrità elettorale. Condannano inoltre con la massima fermezza le uccisioni, le vessazioni, le violazioni e gli arresti dell'opposizione democratica, del popolo venezuelano e della società civile, e chiedono di porre fine alle violazioni sistematiche dei diritti umani.
Il Parlamento esorta l'UE a rinnovare le sanzioni contro i membri del Consiglio nazionale elettorale. Chiede la proroga delle sanzioni contro il regime e l'estensione della loro portata per includere l'applicazione di sanzioni mirate attraverso il regime globale di sanzioni per i diritti umani dell'UE contro Nicolás Maduro e la sua cerchia ristretta.
I deputati accolgono con favore il ruolo svolto dai governi di Brasile, Colombia e Messico e sollecitano gli attori regionali e la comunità internazionale a esercitare la massima pressione sul regime di Maduro e sulla sua cerchia ristretta affinché accettino la volontà democratica del popolo venezuelano e riconoscano Edmund González Urrutia come presidente legittimo e democraticamente eletto. Se ciò non accadrà, il Parlamento avverte che ci sarà un nuovo esodo migratorio verso altri Paesi della regione, simile a quello che ha portato alla fuga di quasi otto milioni di venezuelani dal Paese negli ultimi anni.
europarl.europa.eu/ gnews.cz-JaV
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