PARIGI - Amesys non sapeva che il suo "strumento di intercettazione digitale" venduto ai servizi segreti libici avrebbe potuto essere utilizzato per monitorare gli oppositori del regime, secondo una perizia pubblicata dal quotidiano L'Humanité.
Il processo di Parigi sul finanziamento libico della campagna elettorale di Nicolas Sarkozy nel 2007 affronterà presto un caso particolarmente sporco: l'affare Amesys. L'azienda, nata nel 2007 dalla fusione di i2e e Artware, ha fornito al dittatore Muammar Gheddafi lo strumento di spionaggio di massa Eagle nell'ambito di un contratto da 15,5 milioni di euro stipulato con il capo dell'intelligence libica Abdallah Senousi, che prevedeva la formazione di ingegneri locali e il monitoraggio remoto delle cimici.
humanite.fr / gnews.cz-jav