Il movimento dei rifugiati e la migrazione sono al centro dell'attenzione mondiale. Il Parlamento europeo è attivamente coinvolto nell'adozione di nuove leggi sull'immigrazione illegale e regolare. Dall'entrata in vigore del Trattato di Lisbona nel 2009, è un colegislatore a tutti gli effetti insieme al Consiglio, che rappresenta gli Stati membri in queste materie.
A livello europeo, si discute della necessità di adottare urgentemente un patto europeo globale sull'asilo e la migrazione e dei problemi negli Stati membri.
La situazione in alcuni Paesi come l'Italia - e in particolare nell'isola di Lampedusa - si complica nuovamente nel 2023.
Dopo che il Parlamento ha confermato la sua posizione sulle proposte chiave nell'aprile 2023, gli eurodeputati e gli Stati membri hanno condotto intensi negoziati con l'obiettivo di raggiungere una solidarietà significativa e una più equa condivisione delle responsabilità per la gestione della migrazione. Si tratta di una priorità assoluta per il Parlamento europeo, che mira a completare la riforma prima delle elezioni del Parlamento europeo del giugno 2024.
I membri del Parlamento europeo e i governi nazionali hanno raggiunto mercoledì un accordo a lungo atteso sulla revisione della legislazione dell'UE in materia di asilo e migrazione.
I negoziatori del Parlamento e del Consiglio hanno raggiunto un accordo sulla forma finale di cinque distinti regolamenti dell'UE che stabiliscono come gli Stati membri contribuiranno alla gestione dell'asilo e dei flussi migratori e cosa fare in caso di crisi migratoria improvvisa. Le norme riguardano anche il trattamento delle persone che arrivano alle frontiere esterne dell'UE, il trattamento delle domande di asilo e l'identificazione dei nuovi arrivati.
A seguito dell'accordo, il Presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, ha dichiarato: "Oggi è una giornata davvero storica, perché abbiamo approvato il Patto sulla migrazione e l'asilo, probabilmente il pacchetto legislativo più importante di questo mandato.
L'Europa avrà ora un quadro legislativo solido e uguale in tutti gli Stati membri. Un approccio che funziona e protegge, umano ed equo nei confronti di chi chiede protezione, fermo nei confronti di chi non ne ha diritto e deciso nei confronti di chi abusa dei più vulnerabili.
La migrazione è stata la preoccupazione numero uno espressa dai cittadini di tutta l'Unione nelle elezioni del 2019. Realizzare questo pacchetto entro la fine dell'anno è un grande risultato per il centro costruttivo pro-europeo prima dell'inizio di un anno elettorale in Europa".
Il nuovo regolamento sulla gestione dell'asilo e della migrazione prevede una solidarietà obbligatoria per i Paesi dell'UE riconosciuti come sottoposti a pressione migratoria e consente agli altri Stati membri di scegliere tra la ricollocazione dei richiedenti asilo sul proprio territorio e il versamento di contributi finanziari. Il testo stabilisce inoltre nuovi criteri in base ai quali uno Stato membro è responsabile della valutazione delle domande di protezione internazionale (le ex regole di Dublino). Maggiori dettagli su questo dossier (a breve).
In risposta all'improvviso aumento degli arrivi, il regolamento sulle crisi e le cause di forza maggiore introduce un meccanismo per garantire misure di solidarietà e sostegno agli Stati membri che si trovano ad affrontare un afflusso eccezionale di cittadini di Paesi terzi che porta al collasso del loro sistema nazionale di asilo. Le norme affrontano anche la strumentalizzazione dei migranti, ossia i casi in cui i migranti sono utilizzati da Paesi terzi o da attori non statali ostili per destabilizzare l'UE, e prevedono una possibile esenzione temporanea dalle procedure di asilo standard. Informazioni dettagliate su questo nuovo meccanismo sono disponibili qui (prossimamente).
In base al nuovo regolamento sullo screening, le persone che non soddisfano le condizioni per l'ingresso nell'UE saranno sottoposte a uno screening pre-ingresso per un massimo di sette giorni, che comprende l'identificazione, la raccolta di dati biometrici, controlli sanitari e di sicurezza. Si terrà conto delle esigenze specifiche dei minori e ogni Stato membro disporrà di un meccanismo di monitoraggio indipendente per garantire il rispetto dei diritti fondamentali. Ulteriori informazioni su questo accordo sono disponibili qui (prossimamente).
Il regolamento sulle procedure di asilo introduce una procedura comune per il riconoscimento e la revoca della protezione internazionale in tutta l'UE, sostituendo diverse procedure nazionali. Le domande di asilo dovrebbero essere trattate più rapidamente - fino a sei mesi per una prima decisione - con termini più brevi per le domande manifestamente infondate o inammissibili e alle frontiere dell'UE. Maggiori informazioni sul regolamento sono disponibili qui (prossimamente).
Infine, la riforma dell'Eurodac mira a identificare più efficacemente le persone che entrano nell'UE aggiungendo le immagini del volto alle impronte digitali, anche per i bambini a partire dai sei anni. Le autorità saranno in grado di registrare se una persona può rappresentare una minaccia per la sicurezza, se è violenta o armata illegalmente. Maggiori dettagli sono disponibili qui (a breve).
Le prossime tappe
L'accordo preliminare deve essere formalmente adottato dal Parlamento e dal Consiglio prima di diventare legge. I colegislatori si sono impegnati ad adottare la riforma delle norme UE in materia di migrazione e asilo prima delle elezioni del Parlamento europeo del 2024.
europarl.europa.eu/JaV