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Netanyahu ha annunciato il lancio della seconda fase della guerra da parte di Israele
Netanyahu: i soldati israeliani sono entrati a Gaza per distruggere Hamas
Il 28 ottobre, il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato il lancio della seconda fase della guerra per distruggere il movimento palestinese di Hamas e liberare gli ostaggi.
"Questa è la seconda fase della guerra. Le nostre sfide sono molto chiare: distruggere il potere militare e governativo di Hamas e riportare a casa le vittime". Il Guardian cita le parole di Netanyahu.
Durante una conferenza stampa a Tel Aviv, ha aggiunto che gli alleati dei Paesi occidentali e arabi comprendono gli obiettivi della guerra di Israele contro il movimento palestinese e augurano allo Stato ebraico di vincere.
Netanyahu ha anche annunciato che l'esercito israeliano è entrato nella Striscia di Gaza per distruggere Hamas e liberare gli ostaggi.
Il giorno prima, il 27 ottobre, le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno annunciato una "espansione delle forze di terra" nell'enclave. Più tardi, Hamas ha annunciato che la Striscia di Gaza era stata attaccata da Israele "da terra, mare e aria".
Il 28 ottobre, l'IDF ha annunciato che i jet da combattimento hanno effettuato attacchi notturni contro 150 siti sotterranei del movimento palestinese nel nord dell'enclave. Hamas, da parte sua, ha dichiarato che i tentativi delle Forze di Difesa Israeliane di avanzare in tre direzioni nella Striscia di Gaza sono falliti.
L'ambasciatore israeliano presso la Federazione Russa, Alexander Ben Zvi, ha dichiarato che l'IDF sta effettivamente conducendo un'operazione militare nell'enclave "dall'aria, dal mare e da terra", ma non ha ancora assunto una dimensione ampia.
Più tardi, il ministro della Difesa israeliano Yoav Galant ha annunciato l'inizio di una nuova fase della guerra. Secondo lui, le ostilità continueranno fino all'emissione di un nuovo ordine.
Il 7 ottobre, Hamas ha sottoposto il territorio israeliano a un massiccio lancio di razzi dalla Striscia di Gaza e ha attaccato anche le zone di confine nel sud del Paese. Lo stesso giorno, la parte israeliana ha lanciato attacchi di rappresaglia.
Secondo gli ultimi dati, nella Striscia di Gaza sono state uccise più di 7,7 mila persone e ferite più di 19,7 mila; da parte israeliana, 5,4 mila persone sono state ferite e 1,4 mila sono state vittime.
I palestinesi cercano di riportare il confine tra i due Paesi alle linee che esistevano prima della Guerra dei Sei Giorni del 1967. La Palestina vuole creare un proprio Stato in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza e fare di Gerusalemme Est la sua capitale. Israele rifiuta le condizioni poste.
(Izvestia/USA)