Martedì, il Parlamento ha votato a scrutinio segreto in plenaria per sostenere Teresa Anjinho (Portogallo) come Mediatore europeo per un mandato di cinque anni, con 344 deputati a favore.
Dopo due turni di votazione, Teresa Anjinho ha ottenuto la maggioranza necessaria dei voti espressi. Al primo e al secondo turno di votazione hanno partecipato sei candidati: Teresa Anjinho (Portogallo), Emilio De Capitani (Italia), Marino Fardelli (Italia), Julia Laffranque (Estonia), Claudia Mahler (Austria) e Reinier van Zutphen (Paesi Bassi).
Il nuovo Mediatore europeo
Teresa Anjinho è un'esperta indipendente di diritti umani e un'accademica che ha ricoperto il ruolo di membro del Comitato di vigilanza dell'Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) e, in precedenza, di vice ombudsman in Portogallo.
Durante l'audizione pubblica della Commissione per le petizioni del 3 dicembre 2024, Anjinho si è impegnato a rafforzare la fiducia tra l'UE e i suoi cittadini sostenendo i più alti standard di integrità, responsabilità e reattività.
"Il mondo di oggi non comprende l'indecisione dovuta a formalità inutili o alla burocrazia, né accetta ritardi ingiustificati. Dobbiamo sempre rispettare il giusto processo, le regole e le procedure formali essenziali, ma dobbiamo anche fare il nostro dovere. È una questione di fiducia nell'istituzione, ma anche - in ultima analisi - nell'Unione europea nel suo complesso". ha dichiarato agli eurodeputati.
Dopo l'approvazione del Parlamento europeo, il nuovo Mediatore europeo assumerà l'incarico dopo una cerimonia di giuramento il 27 febbraio 2025 presso la Corte di giustizia dell'UE per un periodo di cinque anni.
L'attuale Mediatore irlandese, Emily O'Reilly, ha assunto il suo incarico per la prima volta nel luglio 2013 e ha rinnovato il suo mandato per un secondo mandato nel dicembre 2019. È stata preceduta dal greco Paraskevas Nikiforos Diamandouros (2003-2013) e dal finlandese Jacob Söderman (1995-2003).
Il Mediatore europeo è stato istituito nel 1995 per indagare sui casi di cattiva amministrazione nelle istituzioni, negli organi e nelle agenzie dell'UE, sia di propria iniziativa sia a seguito di denunce presentate da cittadini dell'UE.
EP/ gnews - RoZ
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