Forse il mondo sta esaurendo le parole per descrivere la situazione a Gaza, ma non ci sfuggirà mai la verità. L'attuale percorso è un vicolo cieco, totalmente inaccettabile in termini di diritto internazionale e di storia. E il rischio di trasformare la Cisgiordania occupata in un'altra Gaza lo rende ancora peggiore. È ora di porre fine alla disumanizzazione, proteggere i civili, liberare gli ostaggi, garantire gli aiuti vitali e ripristinare il cessate il fuoco. - ANTÓNIO GUTERRES
Parlando ai giornalisti presso la sede delle Nazioni Unite, António Guterres ha anche ribadito il suo appello per un nuovo cessate il fuoco tra Israele e Hamas e per il rilascio di tutti gli ostaggi ancora detenuti nell'enclave distrutta. A causa del blocco israeliano, dal 2 marzo non arrivano a Gaza cibo, carburante, medicine o beni commerciali e le scorte si accumulano ai valichi di frontiera. Nel frattempo, il cessate il fuoco dichiarato a gennaio dopo 15 mesi di guerra è crollato, con attacchi aerei, nuove operazioni di terra e attacchi con razzi contro Israele da parte di uomini armati palestinesi.
"Dobbiamo anche chiarire i nostri obblighi", ha proseguito Guterres, sottolineando i "chiari obblighi" di Israele in quanto potenza occupante ai sensi del diritto internazionale. Ha fatto riferimento alla Quarta Convenzione di Ginevra, che prevede l'obbligo di garantire la fornitura di cibo e medicinali alla popolazione, nonché la fornitura e la manutenzione di strutture e servizi medici e ospedalieri, la salute pubblica e i servizi igienici.
Inoltre, il personale medico deve poter svolgere le proprie mansioni.
L'articolo 59, paragrafo 1, della Quarta Convenzione di Ginevra stabilisce che "se la popolazione del territorio occupato, in tutto o in parte, non è adeguatamente rifornita, la Potenza occupante deve acconsentire e facilitare i programmi di soccorso a favore di tale popolazione con tutti i mezzi a sua disposizione"", ha citato. Ha aggiunto che il diritto umanitario internazionale include anche l'obbligo di rispettare gli operatori umanitari e ha reso omaggio agli "eroi umanitari" che sono sotto tiro a Gaza.
Al termine del briefing, il Segretario generale ha sottolineato la necessità di attenersi ai principi fondamentali. Ha esortato gli Stati membri delle Nazioni Unite a rispettare gli impegni assunti, aggiungendo che, in caso contrario, dovranno essere garantite giustizia e responsabilità.
Ha avvertito che "l'attuale percorso è un vicolo cieco - totalmente inaccettabile dal punto di vista del diritto internazionale e della storia", con il rischio che la Cisgiordania occupata si trasformi in un'altra Gaza, aggravando la situazione.
"È ora di porre fine alla disumanizzazione, proteggere i civili, liberare gli ostaggi, garantire gli aiuti vitali e ripristinare il cessate il fuoco", ha dichiarato.
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